Mitologia & Storia
Scongiuri del popolo siciliano
La superstizione in Sicilia è da sempre molto diffusa e interessa tutte le persone.
Sono numerosi gli scongiuri nel popolo siciliano in quanto c’è la tendenza a credere nei poteri soprannaturali capaci di difendere dal maligno.
Gli scongiuri sono molti e di diverso tipo: ne esiste uno per ogni maledizione.
Quelli contro il malocchio, quelli contro le malattie, contro gli animali nocivi, contro le tempeste o ancora gli scongiuri amorosi.
Per gli scongiuri amorosi si riunisco in aiuto della fattucchiera anche gli angeli, arcangeli serafini e cherubini.
Le immagini dei paladini dipinte sulle sponde del carretto proteggono il proprietario dal male e dall’invidia.
Uno scongiuro contro il malocchio, secondo le credenza popolare, è lo sputo, che quando è triplice diventa una provvidenza.
Si usava quando si andava a visitare un infermo o quando c’era una donna incinta in attesa di gemelli, o ancora quando s’incontrava un gobbo, un fattucchiere o un prete. In alcuni casi certe madri, quando qualche donna sospetta baciava il loro bambino, non appena questa usciva di casa, sputavano tre volte a terra per proteggere la creatura.
Alcune persone indossavano, l’erva caccia diavuli, in italiano erba caccia diavoli, meglio conosciuta con il nome d’iperico, altre all’aglio, alla cipolla o alla coda o un po’ di pelle della fronte di un lupo.
Tra le superstizioni ci sono anche quella su “i nati di venerdì”, la “Fata morgana”e “Le donne di fuora“.
Quelle raccontate fino a qui sono solo una minima parte rispetto a quelle esistenti.
Ne esistono talmente tante che in Sicilia c’è un museo, il Museo Etnografico Siciliano, nel quale è possibile osservare più di 20 mila oggetti legati alla tradizione popolare dell’isola.
Tutte queste superstizioni sono una manna dal cielo per maghi e fattucchiere e raggiungono il loro culmine con il gioco del lotto nel quale i giocatori credono nel destino e nella sua benevolenza o malevolenza.
