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I trulli di Alberobello tra storia e leggenda
I trulli di Alberobello sono strutture particolari costituite da mattoni privi di malta.
I trulli di Alberobello sono attribuiti a Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona, il conte di Conversano, detto il Guercio. Il quale aveva deciso di fare di Alberobello il suo feudo, per questo chiamò tutti i cittadini a stabilirsi nel paese. C’era un solo problema, proprio in quegli anni, fu istituita una legge che prevedeva l’autorizzazione per la costruzione di nuove abitazioni.
Il Guercio pensò quindi di ordinare al suo popolo di costruire delle case in pietra senza l’utilizzo della malta. In questo modo, nel caso in cui ci fosse stato un controllo da parte del governo, avrebbero potuto smontare le loro abitazioni.
I trulli di Alberobello hanno dei particolari che li caratterizzano. Sulla cupola di ogni trullo sono visibili dei disegni fatti a mano con l’utilizzo della calce.
Questi simboli richiamano a delle tradizioni sia pagane che cristiane. Sono segni che venivano tinteggiati per diverse motivazioni. Potevano essere dipinti per scacciare il malocchio, per augurare buona fortuna o come simbolo propiziatorio per un buon raccolto. Le categorie in cui si dividono sono: primitivi, magici, pagani, cristiani, ornamentali e grotteschi.
Per quanto riguarda i pinnacoli, le punte situate sulla cima del tetto, ancora oggi non si sa il loro vero significato. Sono però state fatte delle ipotesi, alcune sostengono che siano puramente ornamentali, altre che siano un segno imposto dal regnante.
Ci sono poi alcuni trulli con strutture particolari come il trullo sovrano, l’unico trullo a due piani alto 15 metri. Oggi diventato museo.
I trulli siamesi, è un trullo doppio con due ingressi che affacciano su strade differenti. Secondo una leggenda, questo trullo sarebbe stato abitato da due fratelli innamorati delle stessa donna. La fanciulla, aveva promesso fedeltà al fratello maggiore ma aveva poi sposato il minore. Il fratello più grande decise di cacciare i due sposi ma il minore reclamò il diritto alla sua parte di casa. Per questo, il trullo venne diviso in due parti con ingressi separati.
