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Il nuovo codice di nautica da diporto

Codice di nautica da diporto

Nautica e Diporto

Il nuovo codice di nautica da diporto

Finalmente è in arrivo il nuovo codice da diporto!

Non vi è ancora nulla di concreto ma grazie alla proposta del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo “Codice della nautica da diporto” che mira a semplificare la normativa nazionale e ad uniformarla a quella degli altri Paesi Europei.
Il testo andrà ad integrare il decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante Codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE.

Il nuovo codice riguarda tutto il settore nautico e così come ha affermato Delrio: “Il Nuovo Codice intende dare più competitività a un settore in crescita e molto amato dagli italiani. Semplificazioni e disciplina specifica, quindi, per promuovere e diffondere la cultura e l’economia del Mare. Più attenzione ai diportisti e ai professionisti, più sicurezza per i cittadini, protezione dell’ambiente marino, sviluppo di un turismo costiero sostenibile e dell’economia collegata“.

Il testo si pone come obiettivo la tutela degli interessi pubblici, quali ad esempio la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza sulla navigazione, la salvaguardia delle vite umane in mare, la promozione della cultura marinare, la semplificazione dei procedimenti amministrativi per la nautica da diporto in modo da favorire gli investimenti e di rendere il settore più competitivo e allo stesso tempo di rafforzare il turismo costiero e di migliorarlo dal punto di vista della sostenibilità.

Tra le novità apportate dal nuovo testo è l’importante segnalare l’introduzione dell’anagrafe nazionale delle patenti nautiche, che include anche i sinistri marittimi e le violazioni.

Nascono due nuove figure professionali: il mediatore del diporto e l’istruttore di vela.
Il mediatore del diporto è colui il quale si occupa in relazione due o più parti per la conclusione di contratti di compravendita, costruzione, locazione, noleggio, comodato, ormeggio di barche.
L’istruttore di vela invece è colui il quale è abilitato a insegnare professionalmente le tecniche della navigazione a vela in tutte le specializzazioni.

Le novità toccano anche le scuole nautiche le quali saranno soggette a vigilanza amministrativa e tecnica da parte delle Province o delle Città metropolitane. Le associazioni nautiche assumeranno la denominazione di “Centri d’istruzione per la nautica”.

Verranno semplificati i criteri per l’acquisizione della patente nautica.
I controlli invece s’intensificheranno, soprattutto quelli in materia di sicurezza della navigazione. Ciò comporterà un inasprimento delle sanzioni amministrative per chi procura danni ambientali o guida in stati di ebrezza.

La questione ambientale viene toccata oltre dalle sanzioni amministrative anche dal punto di vista delle energie rinnovabili. Sono infatti previste nuove procedure per l’approvazione e l’installazione ad alimentazione “green” sulle imbarcazioni.

Il nuovo codice non si dimentica di certo dell’aspetto culturale.
Avremo infatti una nuova data da segnarci sul calendario! L’11 Aprile viene infatti dichiarata la “”Giornata nazionale del Mare” con lo scopo di sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.

 

Il Team Editoriale di Searound Magazine vi da il benvenuto.

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