Mitologia & Storia
Searound miti e leggende: La fonte di Aretusa
Aretusa era la ninfa prediletta di Diana che insieme alla altre ninfe trascorreva le sue giornate nei boschi inseguendo caprioli e daini.
Era bella, talmente bella che arrossiva a mostrarsi agli uomini. Durante una battuta di caccia si perse, allontanandosi dal gruppo di ancelle arrivò sola davanti alle sponde di un fiume e decise di fare un bagno nuda. Entrò nel fiume ed ebbe subito la brutta sensazione che l’acqua volesse accarezzarla e avvolgerla a se.
Turbata si affrettò nel cercare di uscire dall’ acqua. In quel momento il fiume Alfeo si trasformò, mostrandosi alla ninfa Aretusa con le sembianze di un bel giovane biondo e con gli occhi innamorati.
La ninfa sempre più spaventata fuggì seguita da Alfeo che non riuscì subito a raggiungerla portando a un lungo inseguimento.
Quando Aretusa cominciò a stancarsi, capì di aver bisogno di aiuto e chiese protezione ad Artemide. La Dea decise prima di avvolgerla in una nube per nascondendola alla vista di Alfeo e poi di trasformarla in una sorgente portandola a Siracusa, lontano da quel luogo.
Quando la nebbia si diradò Alfeo non vide più Aretusa, decise quindi di chiedere aiuto a Zeus che vedendolo innamorato e disperato si lasciò convincere ad aiutarlo, lo trasformò in un fiume che ancora oggi si congiunge alla sorgente siracusana.
Neanche in questo modo la povera Aretusa potè quindi liberarsi dell’indesiderato e insistente amante ma anzi sarà costretta ad averlo accanto per sempre.
Oggi è possibile ammirare questa fonte d’acqua dolce, la sorgente forma un piccolo lago pieno di pesci e di anatre, dominata dal verde arriva per via sotterranea fino all’isola di Ortigia per poi riversare le sue acque in mare.
La fonte Aretusa è anche chiamata dagli abitanti del luogo “a funtana re papiri”.

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