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La leggenda del tappo dell’inferno

Mitologia & Storia

La leggenda del tappo dell’inferno

La leggenda del tappo dell’inferno parla di Perda ‘e Liana, un monumento naturale sulle montagne sarde.

La leggenda del tappo dell’inferno parla di “Perda ‘e Liana”, un monumento naturale a forma di tacco che si trova a Gairo Vecchio, un paese fantasma sulle montagne della Sardegna.

Si raccontava che questo tappo fosse la porta dell’inferno da cui, al calar del sole, uscivano i diavoli e le streghe. Solo durante questa magia era possibile offrire l’anima al diavolo in cambio di ricchezze. Cosa che, vista la povertà dell’epoca, accadeva molto spesso. Tanto che, quando capitava che qualcuno si arricchisse improvvisamente, veniva additato per essersi venduto l’anima al diavolo.

La leggenda del tappo dell’inferno è legata a queste credenze e racconta di un ragazzo che, con l’idea di ottenere soldi facili, decise di recarsi sul monte per incontrare il diavolo.

Trovatosi al tramonto di fronte al tappo di pietra aspettò l’arrivo delle paurose creature. All’improvviso venne circondato di streghe e demoni. Il giovane inizialmente terrorizzato prese coraggio e si avvicinò chiedendo di poter parlare con il capo della banda infernale. Il gruppo gli indicò un genio, grosso e inquietante che era intento a far girare in tondo un asinello carico di monete d’oro.

Il diavolo si voltò, vide il giovane e gli propose di barattare la sua anima con il prezioso carico dell’asino.

Il ragazzo era inizialmente tentato ad accettare l’offerta ma vedendo il volto maligno del diavolo si spaventò al punto da invocare la forza del bene.

Fece una preghiera a Santa Giusta chiedendole di essere aiutato ad uscire da quella brutta situazione. All’improvviso si aprì una voragine nel terreno che fece sparire tutte le creature mostruose. Il giovane riuscì a salvare la sua vita e la sua anima.

Il Team Editoriale di Searound Magazine vi da il benvenuto.

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