Mitologia & Storia
La leggenda di San Giorgio e del Drago
La leggenda di San Giorgio e del Drago si svolge in Emilia Romagna ai tempi del Medioevo.
La leggenda di San Giorgio e del Drago è conosciuta in tutta Italia, si svolse in Romagna nel Medioevo. Secondo il racconto, molti anni fa, esisteva un drago sputa fuoco che abitava in un lago. Questa terribile creatura, pretendeva che gli abitanti della zona gli donassero ogni giorno un essere vivente da mangiare. La popolazione portò al drago gli animali fino a quando non finirono e fu costretta a decidere di sacrificare le persone.
Si riunirono e decisero che la figlia del re sarebbe stata la prima costretta a questa orribile sorte. Diedero alla povera principessa il tempo di prepararsi prima di accompagnarla al lago.
Mentre la giovane attendeva la sua fine, passò un cavaliere che, vedendola le chiese cosa stesse facendo li da sola.
La principessa raccontò la sua storia e, chiese al cavaliere di andare via subito, per evitare di essere divorato insieme a lei. Il cavaliere rispose che sarebbe rimasto per salvarla se lei avesse fatto divenire tutti gli abitanti del suo regno dei buoni cristiani.
La principessa accettò e, proprio in quel momento, dall’acqua sbucò il drago. Alla vista dell’essere malvagio, San Giorgio si spaventò ma un Angelo si palesò invitandolo a non arrendersi.
Il cavaliere prese la spada e, in groppa al suo cavallo, andò in contro al drago. Scagliò un fendente sul collo dell’essere malvagio che si accasciò a terra. Con l’aiuto della principessa, prese la cintura e chiuse la bocca del drago evitando che questo sputasse fuoco. Lo legarono per bene e lo trascinarono in paese. Quando gli abitanti li videro arrivare erano felici, non potevano credere ai loro occhi.
Il Re, per ringraziare il cavaliere, gli offrì terreni e ori ma, San Giorgio disse che per ripagarlo sarebbe stato sufficiente che tutta la popolazione si battezzasse e credesse in Dio. Da quel giorno, tutti gli abitanti del luogo, fecero quanto richiesto dal cavaliere.
