Mitologia & Storia
La leggenda di Santa Giusta
La leggenda di Santa Giusta racconta la storia di una ragazza molto devota.
La leggenda di Santa Giusta si svolge in Sardegna a Chiaramonti in provincia di Sassari e racconta la storia di una ragazza. La giovane si chiamava Giusta ed era la figlia unica di una ricca signora rimasta vedova. Fin da quando era bambina, la ragazza cominciò a nutrire interesse per la religione cristiana.
Sua madre però era pagana e si oppose alla figlia tanto da segregarla nel sotterraneo di casa costringendola a violenze fisiche.
La giovane, incatenata al muro e costretta a continue percosse, non demordeva, anzi, pregava Dio perché la liberasse da quella prigionia.
Dopo alcuni giorni le catene si sganciarono da sole e la giovane andò dalla madre a dirle che era stato Dio a liberarla. Sentendo quelle parole la ricca signora morì di crepacuore.
Santa Giusta cominciò finalmente il suo cammino verso la religione cristiana aiutando tutti i bisognosi del paese.
Un giorno, un ragazzo di nome Claudio decise di sposare la giovane ma quando le fece la proposta ottenne un rifiuto. Il giovane furioso cominciò a perseguitarla ma Giusta non era preoccupata perché aveva Dio a proteggerla.
Claudio allora, per vendicarsi, decise di rapirla e si diresse verso la sua casa accompagnato da degli stregoni. All’improvviso una fitta nebbia si abbatté sul gruppo costringendolo alla ritirata. Come punizione Claudio e i suoi stregoni morirono annegati nelle acque della laguna.
Molti anni dopo Santa Giusta morì di vecchiaia invocando il nome del Signore.
A lei venne dedicata la chiesa del paese dove i fedeli si recavano per donare preziosi in segno di gratitudine verso la donna che li aveva aiutati. I doni furono talmente tanti da costituire un tesoro.
Una notte quattro furfanti tentarono di rubarlo ma, mentre si recavano verso l’uscita, la porta della chiesa si chiuse e l’acqua della fontana sotto l’altare salì rapidamente. I quattro affogarono e Santa Giusta ne salvò l’anima a condizione che sorvegliassero per sempre il tesoro.
