Racconti
La storia del pescatore di Cefalù
Questo storia è tratta da “Favole al telefono” di Gianni Rodari.
La storia del pescatore di Cefalù è una fiaba di Gianni Rodari che racconta di un pescatore irriconoscente.
La storia del pescatore di Cefalù inizia quando, tirando su la rete, un pescatore la sentì molto pesante.
Era convinto di aver pescato molto pesce ma vi trovò solo un minuscolo pesciolino grande quanto un mignolo. Infuriato per la scoperta stava per ributtare il pesce in mare quando sentì una voce che si lamentava.
Il pescatore si guardò intorno e, non vedendo nessuno, riprese con il suo gesto ma di nuovo udì la stessa voce. Capì che a parlare era il pesce che aveva in mano. Decise di aprire l’animale e al suo interno trovò un bambino minuscolo.
Il pescatore chiese chi fosse e il bambino rispose di essere un bimbo di mare. A quel punto l’uomo domandò al piccolo cosa volesse da lui e il bambino rispose che, se lo avesse tenuto con se, gli avrebbe portato fortuna.
Il pescatore si fece convincere e portò il bambino a casa dalla sua famiglia.
Il giorno seguente, l’uomo e il bambino andarono a pesca insieme. Il piccolo disse al pescatore dove recarsi e, quando l’uomo tirò su la rete, questa era stracolma di pesci.
Il pescatore divenne presto ricco e dimenticò come si viveva da poveri. Cominciò a trattare male i suoi marinai, li pagava poco, li sfruttava e quando non servivano più li licenziava.
Il bambino del mare, vedendo il comportamento del pescatore, lo avvertì che se avesse continuato cosi avrebbe potuto fargli perdere tutto ciò che aveva guadagnato.
Il pescatore si mise a ridere e, invece di ascoltarlo, lo prese e lo chiuse in una grande conchiglia che gettò in acqua. Chissà quanto tempo dovrà passare prima che il bambino di mare riesca di nuovo a liberarsi.
