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La leggenda dell’elefante di Catania

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La leggenda dell’elefante di Catania

La leggenda dell’elefante di Catania è legata alla statua di pietra  che si trova in Piazza Duomo a Catania, prende il nome di Liotru o Diotru ed è il simbolo della città.

La leggenda dell’elefante di Catania racconta che quando la città fu abitata per la prima volta, tutti gli animali feroci furono allontanati da un elefante. I catanesi come ringraziamento eressero la statua di Piazza Duomo.

Un’ altra versione della leggenda dell’ elefante di Catania narra il perchè l’elefante venne chiamato Liotru, che è la correzzione dialettale del nome Elidoro.

Elidoro aspirava a diventare il vescovo di Catania ma non riusciva nel suo intento. Un giorno conobbe uno stregone che gli insegnò la magia e lo convertì al giudaismo.

Elidoro con i nuovi poteri magici costruì l’elefante e per vendicarsi disturbava le funzioni sacre e non solo con delle magie. Tra queste magie c’era quella di far camminare l’elefante di pietra.  Andava in giro per la città a cavallo dell’elefante facendo scherzi e dispetti alla popolazione. Elidoro era davvero perfido. Si dice che andasse al mercato a comprare tutto quello che gli piaceva pagando con ori e diamanti che appena lui si allontanava si trasformavano in sassi. Elidoro, per le sue malefatte venne arrestato e condotto in carcere, ma l’arresto durò poco perché riuscì a corrompere le guardie promettendo loro tre libbre d’oro. Pagò quanto promesso alle guardie e ottenne la libertà ma appena si allontanò dal carcere l’oro consegnato si trasformò in una enorme pietra.

Dopo questa ennesima malefatta Elidoro fu condannato a morte ma nel momento in cui si stava per eseguire la condanna Elidoro fece un’ultima richiesta. Chiese una catinella d’acqua. Ci mise la testa dentro e sparì nel nulla dicendo: “Chi mi vuole, mi cerchi a Catania!”.

Elidoro fu trovato e nuovamente condotto di fronte al boia, mentre stava per ricevere il colpo di grazia, si rimpicciolì, entrò nella manica del carceriere e uscì dall’all’altra gridando: “Scampai la prima volta; questa è la seconda. Se mi volete, cercatemi a Catania!”. E scomparve nuovamente nel nulla.

Solo molto tempo dopo il vescovo Leone, celebrando una messa propiziatoria riuscì a ridurre il mago Elidoro in cenere.
Secondo la storia invece, la statua dell’elefante è stata costruita come oggetto di culto per riti orientali.

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