Nautica e Diporto
Il linguaggio marinaresco italiano
Il linguaggio marinaresco è bello e pittoresco.
Il linguaggio marinaresco è un linguaggio pittoresco ma molto preciso e tecnico. Durante la navigazione è importante che i comandi ordinati dallo skipper siano compresi ed eseguiti correttamente dall’equipaggio.
I comandi dello skipper e le risposte dell’equipaggio vengono impartiti a voce molto alta in modo da poter essere sentiti da tutto l’equipaggio. In caso contrario si corre il rischio di non essere sentiti per via del rumore delle onde, del vento o a causa della distanza tra i membri del personale di bordo.
Prima di dare un ordine generalmente si da un comando di preparazione alla manovra ad esempio “Pronti alla virata”. Durante l’ordine di preparazione non bisogna cominciare la manovra ma rispondere “Pronti!” così che lo skipper possa ordinare la manovra “Virata!”. Solo a questo punto, tutto l’equipaggio dovrà effettuare la manovra svolgendo ognuno il suo compito in modo coordinato.
Il linguaggio marinaresco italiano è uno dei più ricchi di termini, nasce dalla mescolanza con dialetti e lingue anche molto lontane. E’ un linguaggio che ha origine nei singoli porti o in quelli più attivi e che con il tempo, grazie al commercio marittimo e ai numerosi viaggi è stato influenzato da linguaggi nostrani e stranieri.
Numerose voci del linguaggio marinaresco italiano attuale provengono da termini veneziani, genovesi, napoletani, sardi e veneti. Nell’antichità ognuno di questi porti usava una terminologia diversa. Con l’unificazione d’Italia questi termini si fusero in un’unica lingua. Molti vocaboli passarono da una lingua all’altra. I termini della nostra penisola si fusero con quelli spagnoli, portoghesi, grechi, francesi, olandesi e inglesi.
Se siete interessati a scoprire tutti i termini nautici italiani e il loro significato potete consultare il vocabolario della Nautica.
